martedì 5 luglio 2022

La fase dei per...ò!

Scommetto che già conoscete tutto sulla fase dei perché, quella in cui i bambini chiedono costantemente e insistentemente il perché di ogni cosa fino a quando voi non avrete più risposte da dare e cominciate ad inventare scuse tipo: "Amore, devo girare la salsa!" O "devo assolutamente andare in bagno!" O, semplicemente, dite:" tesoro, non mi sento molto bene" e fate finta di svenire. La conoscete questa fase, giusto? E certo! Ne parlano tutti! Ci sono libri interi sui perché dei bambini. Ci sono corsi di formazione che durano anni su come rispondere ai perché dei fastidiosissimi bambini super curiosi su tutto lo scibile umano che noi esseri umani non conosciamo. 



Ebbene, una cosa però ve l'hanno sempre nascosta. E io prima o poi scoprirò chi è stato il primo a costringere gli altri a non svelarla. Ma, sappiate mamme col neo del futuro, che in un tempo non molto lontano dal parto, diciamo intorno ai tre anni, quando la loro parlantina è diventata ormai quella dei dialoghi più brillanti tra Lorelai e Rory Gilmore, in quel preciso istante comincia l'inevitabile quanto sconosciuta fase dei "però".

Più subdoli dei perché, i però si insinuano in quello che vi sembra un discorso coerente, una comunicazione fin troppo evoluta per una bimba di quell'età da farvi quasi compiacere del geniaccio che avete creato. Ma Il geniaccio si trasforma presto in mostro quando comincerà a ragionare a suon di "però"...

"Amore, è notte fuori, si fa la ninna" 

"Però io non ho sonno"

"Perché tu sei cyborg amore, ma io e papà no e se continui così ci atterri!"

"Però non c'è la luna"

"Perché è nascosta dalle nuvole"

"Però  non ci sono le stelle"

"E graziarcazzo! (lo so non si dice davanti a una bimba di tre anni ma sono pur sempre una mamma con dei nei enormi!) Abitiamo in un quartiere popolare della periferia est della terza città di Italia dove il cielo è stato mangiato dalle luci, lo smog, le raffinerie, la centrale elettrica e i fuochi d'artificio di tutte le dannate sere! Come le vuoi vedere le stelle?"

"Però mi leggi una storia?"

"Certo! Gruffalò o Mamma Luna?"

"Però ci sono anche le principesse (che sarebbe "Storie della Buonanotte per bambine ribelli", un tomo di duemila pagine con dentro otto miliardi di storie)."

"Ok, ma solo una! Chi vuoi, Frida?"

"Però due".

"Ok, allora facciamo le sorelle Williams. Tiè!"

"Però è una sola storia".

"Doh! Mi ha sgamato!"

E così all'infinito.

Ora, non vi sembra molto più snervante dei perché? La fase dei però, credetemi, è peggio. 

E ora potete solo ringraziarmi perché almeno a voi non vi coglierà impreparati. 

E sarà solo grazie a me.