mercoledì 13 novembre 2019

La trasformazione in una rampa di scale

La mia creatura è tranquillissima. Dorme tanto, mangia tutto, ride molto. Sono fortunata. Non ho le occhiaie, riesco a farmi una doccia, uno shampoo, perfino la pipì che per alcune sembra impresa ardua assai. Quando descrivo la mia creatura alle  mamme di creature più grandi mi arriva sempre, e dico sempre, il commento perfido: "Adesso si. Poi devi vedere dopo! Non dirlo ancora che poi te la tiri da sola!"

Vabbè, essere una mamma col neo significa pure dire la verità senza scaramanzia, essere felici per quello che si vive sul momento e non pensare agli esaurimenti futuri. Che per essere una mamma esaurita ci sta tempo.

Esiste però una categoria a parte di mamme, di quelle che i nei non sanno neanche cosa siano mai. E non parlo di mamme viste in tv, nè come protagoniste di serie tv (anzi, ultimamente ho visto Workin' Moms e ve la consiglio se avete partorite e state per tornare a lavoro!) e neanche di Belen Rodriguez, che sembra che al momento del parto si sia clonata: una a casa con il figlio e un'altra già dal giorno dopo a fare la soubrette in abiti attillati e scollati in tv. No, parlo di persone normalissime, che sono intorno a noi, sono nate sul pianeta terra come noi, non sono aliene anche se a guardarle bene potrebbero sembrarlo. Sono quelle che:

a) il mio parto è stato meraviglioso, veloce, pensavo avessi mangiato pesante e invece erano le contrazioni, senza dolore, solo due punti che se non me lo diceva il dottore manco me ne accorgevo, il papà ha fatto la foto/il video/la videochiamata con tutto il mondo/il filmino della comunione e pure dei diciotto anni, dieci minuti dopo mangiavo cozze, vongole e un chilo e mezzo di affettati, il bambino è venuto lui da me con la bocca aperta per venirsi a prendere il tantissimo latte che dieci minuti dopo già sgorgava con una montata lattea che montava senza pietà che rischiavo di affogarlo a quel creaturo;

b) il bambino è nato grande, rosa, con gli occhi aperti, diceva già mammà e papà e si cambiava il pannolino da solo;

c) hanno il cuscino per l'allattamento, il cuscino per dormire, il cuscino per la macchina, il cuscino per cambiare il pannolino, il cuscino per qualsiasi cosa perchè deve stare comoda la creatura e pure la mamma e poi, diciacocelo, è figo assai!

c) durante la gravidanza ho messo 30 chili, marò come mangiavo (non è vero, ma lo devono dire per farti sentire ancora più una merda per il post-partum) e poi con le nottate appresso al bambino (che ci tengono a dire che si sveglia solo per mangiare, senza manco piangere) e la gioia di stargli appresso li ho persi subito tutti e le vedi due settimane dopo già che indossano una 42 con una pancia perfettamente allineata con le ossa dei fianchi e con il seno che è tornato ad una seconda al massimo e non ti spieghi come faccia ad avere tutto quel latte;

d) sono tornate a lavoro due mesi dopo, con tutte le babysitter del mondo a disposizione, col capello sempre fatto dal parrucchiere, perfettamente truccate e vestite, ma con la foto della creatura sul cellulare per ricordarsi che hanno un figlio meraviglioso, altro che dispositivo anti abbandono.

La mamma col neo, invece, ha avuto un destino leggeremente diverso:

a)un travaglio che è durato una settimana, tre stimolazioni e alla fine il cesareo perchè chella capatosta della creatura non voleva incanalarsi e se la rideva mentre la mamma cercava di respirare come le avevano fatto vedere durante il corso pre parto, durante le interminabili contrazioni che sembravano pugnalate e senza neanche la soddisfazione di far vedere al papà la capozzella che usciva, per colpa del cesareo tutto il reparto sapeva che non aveva ancora incanalato e ciò significa digiuno, poi il thè, poi qualcosa di solido dopo una vita mentre sogni ancora gli affettati e le cozze che hai sognato per dieci mesi (perchè sono dieci, non fatevi ingannare!), e sempre per colpa del cesareo il latte viene più tardi perciò "hai voglia a spremmere, 'cca nun se magn' niente!";

b) la creatura è meravigliosa, questo è indubbio, ed è veramente rosa grazie al cesareo, nata tutta intera, ma proprio intera, nel senso che anche laddove avrebbe dovuto avere un buco non l'aveva (questa poi ve la spiego con calma), comunque sta di fatto che nel momento della giornata in cui la mamma perfetta canta la ninna nanna al bimbo che tiene in braccio, la mamma col neo si tira il latte con un mezzo elettrico gioendo per dieci gocce contate che finalmente escono, leggera illusione del momento, perchè la creatura non può ancora prenderla in braccio, rimandando il fatidico momento che tutti nel proprio immaginario di dieci, non nove, mesi vivono quando sono ancora in sala parto, la creatura non si cambia i pannolini da sola, ma non devi farlo così spesso neanche tu e non sono pieni di cacca puzzolente per la questione del buco di cui sopra...tiè! Un punto per me!

c) ti è capitato di darle il latte anche in piedi perchè hai divano e letto pieni di cose che devi togliere da mezzo, tra carrozzini/vestiti da stirare/quadrati da lavare/dondolino/libri/computer ecc ecc;



ma soprattutto

d) ancora ho difficoltà ad organizzarmi con il lavoro, qualcosa da casa, qualcosa fuori ma per poco tempo, qualcosa con lei appresso, qualcosa mentre la porto dal pediatra, qualcosa mentre va a fare la vaccinazione, qualcosa mentre le dò la crema di riso, qualcosa mentre la faccio addormentare, qualcosa mentre cucino. In tutti i casi, nonostante i pochissimi chili presi durante la gravidanza sembrano essere raddoppiati subito dopo e questo fatto proprio non te lo spieghi, provo ad essere ancora una donna, questa volta senza nei, o, meglio, senza peli sul neo e, chiaramente, puntualmente succede che prima di scendere di casa ho il capello stirato, lo smalto impeccabile, la maglia stirata, il sorriso più splendente che abbia mai avuto e poi,  dopo una rampa di scale con in una mano il chicchetto con la creatura che ora pesa quasi sette chili e nell'altra le ruote, la borsa e lo zaino sulle spalle e il telefono che ti sta squillando proprio in quel momento ed è sempre papà che comincia ad andare in ansia se non rispondi, arrivo all'auto che sono un cesso ambulante. Trucco sciolto, capelli del peggior Ozzy Osbourne, tutta stropicciata, pantalone sceso che pare abbia perso dieci chili in una volta salvo poi capire che in realtà si è solo arrotolato proprio perchè c'hai ancora la panza, lo smalto saltato al centro del dito, e la bocca a culo di gallina con la palpebra che ti sbatte per il nervosismo.
Però, una volta messa la creatura in auto, le allacci la cintura, la guardi e le regali di nuovo il sorriso più splendente che abbia mai avuto.